
Il carciofo Cynara (dal latino cins, cenere) scolymus (dal greco di un cardo spinoso) è uno degli ortaggi più amati e consumati per la sua concentrazione di nutrienti e la versatilità in cucina. La parte edile di questo ortaggio dalle mille virtù è il fiore, non colorato e non profumato ma ricco di elementi preziosi per la nostra salute.
Per quanto riguarda la composizione, il carciofo è ricco di fibre (tra cui l’inulina una fibra solubile che ha effetti benefici sul metabolismo), sali minerali (potassio, fosforo, calcio, ferro e magnesio), vitamine (A,B1, B3 e C), polifenoli (cinarina, acido clorogenico e acido caffeico) e di flavonoidi (luteolina, cinaroside e quercitina). Povero di calorie, solo 22 calorie per 100 grammi è un ottimo alleato per chi desidera perdere peso.
La sostanza responsabile della maggior parte delle virtù della pianta è la CINARINA, un polifenolo derivato dall’acido caffeico interno alla pianta, che conferisce al carciofo il suo caratteristico sapore “amaro”. La Cinarina inibisce l’ossidazione e la biosintesi del colesterolo cattivo, stimola la secrezione della bile e della diuresi, conferisce al nostro “fiore” la caratteristica proprietà epatoprotettrice che aiutano il corpo a liberarsi dalle scorie, per cui protegge il fegato dalle sostanze tossiche e previene la formazione di calcoli.
Oltre alla Cinarina, il carciofo è ricco di un antiossidante, l’ ACIDO CLOROGENICO, che è un toccasana per il cuore e per la prevenzione dalle malattie cardiovascolari, oltre ad esercitare un’azione antitumorale.
Quindi non solo è buono ma fa anche benissimo alla salute per le sue proprietà toniche e disintossicanti, capaci di risolvere o prevenire disturbi come l’ipercolesterolemia, il diabete, l’ipertensione e il sovrappeso. Ma le sue virtù non finiscono qui! Infatti depura la pelle rendendola più luminosa ed ostacolandone l’invecchiamento e grazie all’attività diuretica, risulta un toccasana per la ritenzione idrica contro gli inestetismi della cellulite. Nonostante le sue miracolose proprietà benefiche non è consigliato a chi è soggetto a calcoli biliari.
Consigliato per le donne in gravidanza perché abbondante in acido folico, è invece da evitare durante l’allattamento perché potrebbe ostacolare la produzione del latte.
Esistono più di 90 varietà nel modo e l’Italia è il primo produttore al mondo di questo ortaggio, fra i più rinomati lo Spinoso di Albenga, lo Spinoso Sardo, lo Spinoso siciliano di Menfi, il Violetto di Toscana, il Violetto di Castellammare e la Mammola romanesca..
Guida all’acquisto
I carciofi devono essere freschissimi, per capirlo premere con indice e pollice le foglie e il gambo questi devono risultare duri e compatti e il gambo non deve piegarsi né spezzarsi alla pressione delle dita. Le foglie non devono essere appassite, ma attaccate al gambo e unite a punta e il colore verde scuro brillante tendente al violaceo.
Come si conservano
Si conservano se interi col gambo o in un vaso con molta acqua come dei fiori freschi o in frigorifero nel compartimento delle verdure e consumare entro 5 giorni.
Si possono cucinare in mille modi, sono digeribili sia cotti che crudi, anche se è preferibile assumerli a crudo per non vanificare tutti i benefici delle sostanze in esso contenute. Divertitevi a consumare con diverse ricette un carciofo al giorno per un mese, otterrete un vero beneficio depurativo!